Lapilli. Terracotta, ingobbi, smalti, lava |
Una pioggia di lapilli per la mostra di Elettra Cipriani. Un viaggio tra i crateri e i fumi dell’Etna, un’emozione da condividere, una tappa interiore. Nella sua ultima mostra a Roma, Terre Corrotte, Elettra presenta il suo nuovo lavoro: “C’è stato un viaggio, in Sicilia. E da subito sono stata travolta dalla forza magnetica di quel territorio. Rapita dall’Etna, dalla sua forza e dalla sua potenza, dai suoi colori e dalla sua magia”. Ed oggi ecco qua le sue nuove opere: Lapilli.
Sembra di vederla, tra i crateri di quell’antico Vulcano, raccogliere pietra lavica, toccare la roccia sputata dal cuore infuocato della Terra e annotare appunti emotivi. E come in un diario di viaggio, Elettra ha raccontato tutto: ha rivelato il fascino dei colori violenti del Vulcano, la seduzione dei profumi e l’incanto di un fenomeno eterno. In questa nuova tappa Elettra non tradisce la sua visione dell’opera:
passa dai suoi più famosi Piatti, ispirati alla figura del cerchio, forma e simbolo universale ed essenziale, figura geometrica in cui non è dato distinguere il principio dalla fine e metafora del ciclo celeste, ai più piccoli bozzoli, gusci di terracotta e lava, archetipi del ritmo millenario della Terra che testimoniano la potenza del Vulcano, origine di quell’esplosione di terra e fuoco che Elettra ha trasformato in ‘arte’.
E si riconferma ancora una volta, opera dopo opera, mostra dopo mostra, che la contaminazioni tra terra e fuoco, nella poetica di Elettra, è urgenza assoluta e libera. E non smetterà mai di sorprenderci. (Jasmine Pignatelli)
Elettra Cipriani. LAPILLI. Terracotta, ingobbio, smalto e lava |
Elettra Cipriani. Terre Corrotte. Presso 'Il Laboratorio' Roma, via del Moro, 49. Fino al 4 dicembre 2011